Il decreto Salva Casa, la sanatoria che ha modificato le norme per "correggere" gli abusi edilizi e mettersi in regola, è diventato legge il 24 luglio scorso. Nel testo della legge ormai operativa a ogni effetto, ci sono diverse novità e regole in materia di abusi edilizi: tra queste è stabilito un margine di tolleranza più ampio sulle variazioni rispetto ai progetti, ma anche norme più morbide sui cambi di destinazione d’uso e il requisito della doppia conformità. Una delle principali novità riguarda l'installazione di pergotende e vetrate panoramiche, conosciute anche come VePA.
Pergotende, cos'è cambiato
Dopo le modifiche fortemente volute dalla Camera dei Deputati, sono stati ampliati ulteriormente i margini dell’edilizia libera. Anche le pergole bioclimatiche, strutture dotate di copertura composta da lamelle orientabili, in grado di proteggere dagli agenti atmosferici, sono state ritenute ex lege non impattanti.
Alla luce dell’emendamento approvato le tende a pergola, anche bioclimatiche, con telo retrattile potranno essere realizzate in regime di edilizia libera.
Le pergotende dovranno essere addossate o annesse agli immobili “anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione dell’opera”.
Gli interventi edilizi in questione, per rientrare nel regime di edilizia libera, dovranno possedere determinati requisiti:
- non dovranno determinare la creazione di uno spazio stabilmente chiuso, con conseguente variazione di volumi e di superfici
- dovranno avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente
In presenza di questi requisiti sarà possibile scegliere di installare una protezione da sole, pioggia e vento con una procedura molto più snella, che prevede l'esecuzione anche in assenza di permessi o comunicazioni.
VePA: cosa cambiato con il decreto Salva Casa
Anche le vetrate panoramiche amovibili potranno essere realizzate in edilizia libera anche sui porticati. Unica eccezione riguarda i porticati "gravati, in tutto o in parte, da diritti di uso pubblico o collocati nei fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche", che non potranno essere eseguiti in assenza di permessi e autorizzazioni.