Mino Maccari nacque a Siena il 24 novembre 1898. Subito dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, Maccari iniziò a lavorare in uno studio legale, dedicando il tempo libero alla sua grande passione: la pittura. Erano gli anni del primo dopoguerra, e Maccari con il suo carattere spesso beffardo e polemico, partecipa a numerosi scontri sociali che lo portarono ad avere un ruolo di primo piano anche nella marcia su Roma del 1922. Le sue ideologie politiche furono alla base della decisione presa da Angiolo Bencini, che lo volle a curare la stampa della rivista Il Selvaggio, dove pubblicò le sue prime incisioni. Per qualche anno Maccari si impegnò sia al giornale che allo studio legale, fino a che nel 1926 abbandonò la professione forense per dedicarsi completamente alla rivista.
Il cambiamento politico in atto nel Paese lo portò alla decisione di trasformare la rivista Il Selvaggio in un giornale dedicato all'arte e alla satira. In seguito collaborò anche con la rivista artistico/letteraria Il Mondo, dove pubblicò molti disegni satirici, e insegnato incisione all'accademia di Belle Arti di Roma.
Nel 1970 ottenne dalla sua città natale l'incarico di dipingere il Palio.
Maccari morì a Roma nel 1919.