Conosciuto universalmente con lo pseudonimo di "Pittore Puma" (attribuito all'artista da Goffredo Parise), Mario Schifano è stato uno dei maggiori interpreti di una particolare rivisitazione Pop Art, e sicuramente uno dei più grandi artisti italiani nella scena internazionale degli Anni Sessanta. Potremmo arrivare a definirlo l'Andy Warhol italiano per il suo animo ribelle e graffiante. Non a caso lo pseudonimo sta a indicare simboleggiare proprio un piccolo puma, che non lascia presagire la sua agilità e lo scatto repentino, ma che al tempo stesso lascia dietro di sè un'impronta nitida e misteriosa in tutta la sua straordinaria eleganza. Sicuramente, se volessimo riassumere in poche parole la vita artistica di Schifano, sarebbero questi i caratteri salienti che ne descrivono il carattere.
Eccentrico e poliedrico, amante della bella vita e della sua Roma, Schifano nacque a Homs, nella Libia Italiana, nel 1934. Dopo la seconda guerra mondiale si trasferì nella Capitale, dove lavorò con il padre al Museo Etrusco di Villa Giulia. Fu proprio da questa esperienza che Schifano sviluppò la sua grande passione artistica, realizzando opere che risentivano spesso dell'Arte Informale. La sua prima mostra si svolse nel 1959. L'anno successivo inizia a collaborare con altri grandi artisti del panorama internazionale, come Mimmo Rotella, Giuseppe Uncini e Franco Angeli, conosciuti al Caffé Rosati (lo storico bar situato in Piazza del Popolo a Roma frequentato da nomi di fama mondiale come Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e Alberto Moravia). Partecipa alla Mostra Collettiva presso la Galleria La Salita nel 1960.
Nel 1962, in occasione del suo primo viaggio a New York, ha occasione di frequentare la Factory di Andy Warhol ed entra in contatto con il massimo esponente della Pop Art americana e Roy Lichtenstein. Ma nella Grande Mela ha modo di sperimentare anche l'LSD, sviluppando una dipendenza da droghe che lo porterà ad essere definito da molti l'Artista Maledetto.
Mario Schifano lega il suo nome anche al mondo della musica. Grazie alla collaborazione di Ettore Rosbock forma la band Le Stelle di Mario Schifano. Ma la sua passione per l'arte disegnata ebbe il sopravvento e, lasciato il gruppo, si dedicò si quadri senza però mai abbandonare completamente la passione per il cinema (nel 1968 realizzò tre lungometraggi a cui collaborarono tra gli altri anche Mick Jagger, Alberto Moravia e Carmelo Bene).
Schifano morì a Roma il 26 gennaio 1998, all'età di 63 anni, di infarto.